Locuzione latina: anche tu, Bruto,
figlio mio? Secondo la tradizione, parole pronunciate da Giulio Cesare poco
prima della morte, rivolgendosi a Marco Bruto riconosciuto tra i congiurati
assassini. La frase è spesso abbreviata in
Tu quoque? e viene
citata nel cogliere in errore una persona ritenuta impeccabile, fingendo stupore
o accennando a un rimprovero, o nell'essere mal ripagati o fraintesi da un
individuo da cui ci si attendeva riconoscenza.